Mostra
Personale "SOGNO"
Piacenza - JELMONI STUDIO GALLERY
Sonia
Vangi, la sontuosità barocca nei bassorilievi di matrice informale
un bassorilievo di matrice informale esposto alla mostra personale
di Sonia Vangi da Jelmoni studio PIACENZA - La scultura
contemporanea porta oggi più che mai novità e leggera brezza di
happening, installazioni, high an' low culture ... ma non ha
dimentica certo glorioso passato. Come dimostra la personale Sogno
,da Jelmoni studio, della scultrice Sonia Vangi che con bassorilievi
di matrice informale richiama la sontuosità barocca ed altro ancora.
Nata a Lucca (1972) ma trasferitasi a Milano, autodidatta,
attivissima nell'ultimo triennio, Vangi presenta sculture in stucco
lavorato a mano e a spatola su legno, spesso colorato con acrilici
ma anche oli e vernici. La scultura oggi soffre immediatezza e
fantasmagoria dell'universo virtuale che un'attività artigianale,
per di più tridimensionale, non può certo garantire. Ma Vangi si
rifugia nell'onirico, ripropone opere irregolari, fantastiche, unite
tutt'al più da un generico organicismo e che ricordano estenuata
bellezza e sofisticata eleganza dell'universo barocco ma anche la
concentrazione di particolari e decorazioni di Arts and Crafts,
Jugendstil o Art Nouveau. Vangi, presupponendo Process Art ed Arte
povera e strizzando l'occhio a ready-made e Post-minimalismo, tenta
di recuperare una dimensione storica spesso accentuata da vividi
cromatismi che ricordano il sacro (oro), preziosità della materia
(argento), amenità della natura (verde ed azzurro) drammi della vita
(rosso) e profondità della storia nella fitta lavorazione
chiaroscurale. Operazione interessante anche perchè Vangi con ottime
intuizioni evita le sabbie mobili del Post-concettualismo, le
polemiche del Post-moderno e indica strade originali alla New Age.
f.bia.
Liberta' 02 Gennaio 2009